Si svolgerà il 4 febbraio 2018 presso il teatro comunale di Ceglie Messapica il primo appuntamento della stagione musicale a cura dell’associazione musicale Caelium. Di seguito il programma del primo appuntamento a cura del maestro Gregorio Goffrddo.

PROGRAMMA

Il pianista presenterà un programma molto vario e vasto: un repertorio che parte dal Classicismo Settecentesco con Mozart, che farà posto al Romanticismo insito nelle pagine musicali di Chopin e Liszt, per giungere fino agli inizi del Novecento con Rachmaninoff e Moszkowski.

  1. A. Mozart: Sonata n. 12 K 332

La sonata rientra tra le composizioni scritte tra il 1777 e il 1778, gli anni in cui Mozart affronta il “viaggio” che lo condurrà a Mannheim e Parigi, un viaggio importante per la formazione stilistica e personale del compositore. Sonata in tre movimenti: inizia con un Allegro, dallo stile semplice, essenziale sebbene ricco di sfumature dinamiche ed espressive, segue un dolce e poetico Adagio e si conclude con un Assai Allegro, in forma sonata, caratterizzato da virtuosismi di semicrome leggere che si muovono con estrema naturalezza e che si alternano a momenti di intensa drammaticità.

  1. Chopin: Barcarola op. 60.

Un brano che aveva suscitato una grande ammirazione in Maurice Ravel che scrive: «Dal grave s’eleva una linea rapida, come un brivido, che si libra sulle armonie preziose e tenere. Si pensa a una misteriosa apoteosi». Composta fra il 1845 e il 1846, nel cuore del decennio 1839-1849: sono questi gli anni in cui Chopin dimostra grande maturità artistica e profondità spirituale. In essa si può scorgere tutta l’anima poetica, e musicale di Chopin il quale sceglie di coniugare classicità, che si intravede nella chiarezza della forma e dello stile, e libertà romantica che prende forma nell’ audace concezione di armonia del compositore, nella ricerca di timbri, di sonorità pregnanti e sognanti, nei toni soffusi e dolcissimi della melodia, caratteristica soprattutto individuabile nei Notturni. Ci si lascia cullare dal “dondolio” della mano sinistra che sostiene il dolce disegno melodico a terze parallele del tema.

  1. Chopin: Polacca op. 53 “Eroica”

Composta nel 1842, rappresenta il penultimo lavoro chopiniano del genere. È un’opera che parla da sé, è infatti uno dei brani più popolari del compositore. Vi troviamo uno straordinario virtuosismo di scrittura, anche qui un accostamento tra la “classicità” di Chopin, nella costruzione musicale e l’impeto romantico, nella spettacolare creatività formale: tutti elementi che imprimono i segni di “capolavoro” a quest’ opera, così tanto conosciuta e apprezzata.

Rachmaninoff: Momenti musicali op. 16, nn 5-6

Sergej Rachmaninov è uno dei più grandi esponenti del panorama musicale Russo di fine Ottocento, una Russia ormai in decadenza: così, nella sua musica, il compositore cerca, ispirato da Chopin e soprattutto Cajkovskij, di esprimere la profondità e la sentimentalità della Russia di un tempo.  Composti nel 1896, i sei Momenti musicali op. 16, racchiudono la personalità del compositore, figlio infelice e deluso di un Paese che non rappresenta più i suoi ideali e valori, si intravedono anche le caratteristiche più peculiari della sua scrittura musicale: si nota una densità sonora e armonica, la sua musica esprime una tensione crescente, un impeto emotivo tardoromantico. Il n. 5 è un Adagio sostenuto in re bemolle maggiore, caratterizzato da una linea melodica dall’ aria sognante e rassegnata. Il n. 6, Maestoso in do maggiore, è l’esempio concreto della densità di scrittura tipica del compositore: la potente melodia in accordi a valori lunghi è accompagnata dal motivo cromatico della mano sinistra, ricco di tensione, incessante, che rappresenta l’animo turbato del musicista.

  1. Liszt: Sonetto 104 del Petrarca

Fa parte dei tre pezzi ispirati ai sonetti del Petrarca (1304-1374): Benedetto sia ’l giorno (n. 47); Pace non trovo (n. 104); I’ vidi in terra angelici costumi (n. 123). Nei testi il poeta esprime i propri sentimenti amorosi nei confronti dell’irraggiungibile donna amata Laura; le liriche del grande poeta italiano offrono a Liszt la possibilità di esprimere le emozioni, di raccontare con la musica i sentimenti che la parola poetica suggerisce, raggiungendo un’intensità espressiva senza pari. Elemento centrale della poesia è la contraddizione, la ricerca senza tregua di un’impossibile pace interiore e Liszt cerca di esprimere con la sua musica quello che il poeta esprime a parole, il pianoforte alterna accenti drammatici, ricchi di tensione a momenti dolci e appassionati.

  1. Moszkowski: Capriccio Spagnolo op. 37

È una composizione molto particolare, dallo stile brillante, in cui il compositore dà spazio ad una virtuosità, nel ribattuto della mano destra, ricca di colore e movimento, di emozioni e fantasia.