A sole quattro giornate dalla fine della regoular season, la compagine cegliese deve ipotecarsi almeno tre vittorie per ottenere il primo posto matematico nel girone. Domani la prima possibilità per i padroni di casa porta il nome del Monteroni.
Di Mariagrazia Bruno.
Sembra ieri eppure dal 23 settembre, data di inizio del campionato, sono passati già 175 giorni. Venticinque sono le domeniche trascorse dalla Nuova Petrolmenga Ceglie tra il parquet del Palasport 2006 e i campi di tutto il tacco dello stivale; di queste, dodici sono quelle vissute dalla compagine messapica come capolista indiscussa del girone.
Dal 22 dicembre, giorno in cui la Nuova Petrolmenga Ceglie ha conquistato il primato in classifica, solo la piccola caduta sul paquet di Ostuni ha macchiato la marcia trionfale dei ragazzi di coach Djukic iniziata già dal 4 novembre.
Quarantaquattro punti in classifica, ventidue conquistati tra le mura amiche e altrettanti conquistati in giro per i campi pugliesi, terzo miglior attacco stagionale e ben due giocatori presenti nella top ten dei marcatori.
Domani, per Argentiero e soci, sarà una partita importantissima in cui l’imperativo principale è vincere. Alla fine della regoular season mancano solo 4 giornate, e ai gialloblù del presidente Allegretti servono tre vittorie per ipotecarsi il primato in classifica e quindi partecipare alla fase nazionale di interzona senza incorrere nei play-off. Vincere contro Monteroni rappresenta quindi il primo dei tre tasselli che mancano ai cegliesi per chiudere alla grande questa stagione cestistica.
Monteroni, d’altro canto, arriva al Palasport 2006, forte di tre vittorie consecutive e nette contro Manfredonia, Santeramo e Ostuni, ed in cerca di vittorie utili per accaparrarsi un posto disponibile nella griglia play-off.
Tra le fila dei salentini Antonio Chirico, ex giocatore del Ceglie, che viaggia in doppia cifra e Latella, presente nei migliori dieci marcatori del girone, che ha una media di 17 punti a partita.
Palla a due fissata per le ore 18:00. Arbitreranno l’incontro i signori Dimonte Bernardino di Bernalda (MT) e Farina Valaori Fabrizio di Brindisi.