Locorotondo, alcune precisazioni sulle modalità di somministrazione del vaccino antico Covid-19

Antonio Bufano
Antonio Bufano

In merito ai disordini verificatisi nelle ultime ore presso il centro vaccinale di via Difesa, tenuto conto della normativa regionale in termini di priorità d’accesso alla somministrazione del vaccino anti Covid-19, è opportuno precisare – ancora una volta – le modalità con le quali viene erogato il servizio.

Pazienti fragili
Resta compito dei medici di medicina generale (c.d. medici di base) contattare e vaccinare i
propri assistiti considerati “fragili”, previa comunicazione di un elenco agli organi competenti della ASL di Bari. È compito poi dell’ASL, in base al numero di richieste e alle disponibilità di dosi (è opportuno rammentare che ai pazienti fragili non possono essere somministrati vaccini a vettore virale, per intenderci, come ad esempio AstraZeneca), autorizzare o meno la somministrazione dei vaccini.

Per i punti vaccinali territoriali, com’è quello del Comune di Locorotondo, nel caso in cui un
paziente rinunci alla vaccinazione, si utilizza quella medesima dose contattando altro candidato rientrante nelle categorie definite “a rischio”. Non si può dunque vaccinare “a sportello”, ovvero presentandosi presso il punto vaccinale e richiedendo una dose di vaccino. Stesse prescrizioni sono seguite dai medici di base che hanno optato per la vaccinazione presso i propri studi medici.

Over 80
Per gli over 80 si seguono le liste di prenotazione avvenute tramite la piattaforma della
Regione Puglia.

Under 80 (79enni, 78enni, 77enni e così via)
Laddove risultino inutilizzate alcune dosi destinate agli over 80, allora si prosegue con gli
under 80, proseguendo per fascia anagrafica in maniera decrescente.

Caregiver/Conviventi di pazienti fragili
Per queste figure la vaccinazione viene effettuata dai medici di medicina generale. Tuttavia, al momento, non risultano essere state chiarite le linee guida da parte della Regione Puglia circa i tempi, la tipologia di vaccino da somministrare e le modalità. Si attendono, dunque, istruzioni in merito.

“Allo scopo di chiarire ed evitare ulteriori ed incresciosi comportamenti che si sono verificati
nelle ultime ore presso il punto vaccinale di via Difesa – sottolinea il sindaco Antonio Bufano – preciso come il punto vaccinale territoriale del nostro comune attualmente è adibito per la vaccinazione di due distinti bacini d’utenza:
pazienti fragili inseriti nelle liste dei medici di medicina generale (come spiegato in
premessa);
over 80 prenotati tramite la piattaforma della Regione Puglia e gestiti direttamente
dalla ASL (o, qualora non si presentino, si procede con gli under 80 in senso di età descrescente).

Gli unici vaccini che possono essere utilizzati “a sportello”, seguendo il principio anagrafico
come stabilito dalla Regione Puglia (79enni, 78enni, 77enni e così a seguire), sono dunque quelli che eventualmente rimangono inutilizzati dopo la vaccinazione degli over 80. Pertanto – prosegue Bufano– non è a discrezionalità del medico di medicina generale la scelta di chi vaccinare e chi no. Esistono delle liste di priorità e vanno seguite.

Mi sento di ringraziare i medici di medicina generale e tutti i volontari per l’impegno ed il
profondo spirito di abnegazione che hanno dimostrato fin dall’inizio di questa campagna vaccinale. I risultati che stiamo ottenendo come comune, e che ci pongono ai primi posti in tutto il distretto, sono merito del loro lavoro.
Ai cittadini chiedo la massima collaborazione. È nostro volere vaccinare, quanto prima, tutta la popolazione.

Tuttavia siamo soggetti non solo alle prescrizioni varate dalla Regione Puglia ma anche
ai rifornimenti delle dosi che, negli ultimi giorni, cominciano a scarseggiare.
Non ha dunque alcun senso – conclude il sindaco – che si riversi la propria “rabbia”
nei confronti di medici e volontari, i quali svolgono meramente il loro dovere. Mi auguro
dunque che quanto accaduto nelle ultime ore, non si verifichi nuovamente”.