Sabato 30 aprile 1994, hotel Castello, Castel San Pietro, non lontano dal circuito dove si svolge il Gran Premio di Imola. Nella suite 200 si consuma l’ultima notte di Ayrton Senna. La vigilia della corsa è funestata da incidenti: durante le prove libere il suo pupillo Barrichello si è salvato per miracolo, nelle qualifiche ha perso la vita Ratzenberger, finito a 300 km/h contro il muro della curva Villeneuve. Senna è agitato, non vuole correre. Sarà una notte di pensieri, tutta la sua vita verrà passata al setaccio: il complesso rapporto di amore e odio con il padre, l’immancabile ma spesso soffocante presenza della famiglia, i suoi chiacchierati amori, le corse che hanno rappresentato una svolta, le rivalità con gli altri piloti (tra tutti Piquet, Prost e l’astro nascente Schumacher).
In Suite 200. L’ultima notte di Ayrton Senna, Giorgio Terruzzi ci accompagna dentro l’esistenza di uno dei piloti più amati di sempre, concentrandola in una notte: lo scrittore scandaglia, viviseziona, si immedesima, diventa Senna. Emerge così il ritratto inedito e delicato di un campione, ma anche e soprattutto di un uomo, la cui scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile.
Giorgio Terruzzi, giornalista sportivo (Italia 1, Corriere della Sera, Gq), autore televisivo e scrittore, si occupa da anni di Formula Uno, MotoGp e rugby. Fino al dicembre 2012 è stato vicedirettore della testata Sport Mediaset. Collabora regolarmente con Claudio Bisio e Diego Abatantuono. Ha scritto, tra gli altri, “Beppe Viola: inediti e dimenticati”, “Varzi, l’ombra oscura di Nuvolari”, “Fondocorsa. Mille Miglia, una vita e un gatto”.
Piergiorgio Giacovazzo, giornalista e conduttore di punta del TG2, grande appassionato di motori.