Di Mariagrazia Bruno.
Se stessimo parlando di calcio, sicuramente la frase più sintetizzante del momento sarebbe “ Uno a uno, palla al centro”. Solo che in questa occasione, il Ceglie non è la squadra che ha segnato il pareggio e può sognare, ma è quella che si è fatta rimontare e ora deve rimanere concentrata per mettere, domenica tra le propria mura amiche, la serie al sicuro.
Un brutto scivolone, quello di ieri, che è costato caro al Ceglie e che sicuramente si poteva evitare. Dopo la vittoria in Gara uno ci si aspettava dai messapici una reazione e un approccio diverso a Ruvo di Puglia, ma soprattutto si sperava di chiudere la serie sul 2-0 per poter riposare in vista della semifinale.
Un avvio di partita tutto a firma “Van Zijverden e Sabeckis” che in soli tre minuti portano la propria formazione sul 11-3 e mettono in chiaro le cose sin da subito. Greco dà speranza ai suoi con un tiro dall’area, ma ancora una volta è il Ruvo, questa volta con Mazzilli, ad imporsi sul 17-5. E’ sempre lui, Greco, che riaccende i compagni e li spinge a recuperare. Dusels fa il resto e ferma la prima frazione sul 23-17.
Il rodaggio della formazione messapica, che nel frattempo rosicchia punti grazie a Pacifico (25-21), dura qualche altro minuto. Dopo una tripla di Pezzarossa, che vale il 28-21, e arriva come una doccia fredda d’estate, Pacifico e Pandolfi riescono finalmente a svegliare gli animi un po’ sopiti della compagine cegliese riportandola a solo una lunghezza dai padroni di casa. E’ Bosnjak a firmare il sorpasso. Il raggiungimento del bonus falli da parte del Ruvo e una marcatura asfissiante su Sabeckis producono l’effetto sperato: Ceglie allunga e con Greco firma il +10 (28-38). I cinque di coach Djukic però allentano subito la presa e Pezzarossa ne approfitta portando i suoi sul meno due. Suona la sirena e si torna negli spogliatoi sul 36-38.
Al ritorno sul parquet Ruvo inizia a martellare la retina messapica, ma Ceglie non si fa trovare impreparato rimanendo con il fiato sul collo dei padroni di casa e riuscendo anche a superarli nuovamente(40-41). Un fallo in attacco di Rotundo, non proprio in serata, consegna ai ruvesi la palla del possibile allungo concretizzato da Van Zijverden; Pandolfi e Martignago non si fanno trovare impreparati e riescono a tenere le briglie dei propri avversari. Ruvo, con Sabeckis e Mascoli arriva sul +8, ma ancora una volta il numero 13 gialloblù, Pandolfi, riesce ad arginare (57-52); Ceglie non riesce più a concretizzare un tiro e si spegne fino alla sirena che vale il 61-52.
Serino apre l’ultima frazione di gioco, ma il Ceglie grazie prima ad un fallo tecnico fischiato a Gatta, per simulazione, e poi ad un gioco da tre punti di Pandolfi si rianima (63-58). Van Zijverden, incontenibile sotto la plance, nel pitturato si fa praticamente i fatti suoi; il lungo ruvese, ben supportato da Sabeckis, firma la vittoria quando ancora mancano 4 minuti da giocare(73-63). Il Ceglie, completamente in alto mare, affonda sempre di più. Ormai l’odore di Gara 3 è certezza. Ruvo festeggia il pareggio della serie sul 82-67, mentre è doccia fredda per gli uomini di coach Djukic che vanificano la possibilità di chiudere i quarti di finale a Ruvo.
Occorre recuperare la concentrazione e riportare la serie dalla propria. Per Djukic e i suoi quella di domenica è l’ultima spiaggia, la prova del nove. In 40 minuti si deciderà il futuro dei gialloblù che, dalla sconfitta con Ostuni in regular season, sembrano una brutta copia di quanto visto per la restante parte della stagione. Al Palasport 2006, che per l’occasione dovrà necessariamente trasformarsi in sesto uomo, si chiuderà quindi il cerchio di questa prima serie play-off.
Appuntamento per la palla a due alle ore 19:00.
Ruvo: Sabeckis 27, Van Zijverden 24, Mazzilli 8, Pezzarossa 6, Gatta 6, Serino 5, Perazzo 2, Palacio 2, Mascoli 2, Carnicella ne, Zlatkov ne. Coach: Gatta
Ceglie : Greco 16, Dusels 15, Pacifico 11, Pandolfi 11, Bosnjak 7, Martignago 6,Rotundo 1, Palma ne, Curri. Coach: Djukic.