Dopo meno di due anni di mandato, il primo cittadino della città della ‘Nzegna’ si è dimesso lo scorso 2 febbraio.
“Le mie sono dimissioni irrevocabili” – Mimmo Mele questa volta sembra non voler tornare indietro. A differenza di quanto successe qualche mese fa, quando la crisi politico-amministrativa rientrò a distanza di qualche giorno, nelle ultime ore l’ipotesi prevalente è che il mandato dell’attuale sindaco potrebbe scadere con largo anticipo rispetto alla scadenza naturale. Troppa la distanza di visione all’interno della maggioranza che lo ha sostenuto fino al 2 febbraio scorso, giorno in cui Mele ha protocollato le sue dimissioni. Una coalizione al cui interno convergevano il Partito Democratico, il Nuovocentrodestra ed alcune liste civiche a sostegno di Mele. Oggi questa unione d’intenti sembra definitivamente essere venuta meno. “Voglio fare il sindaco della città di Carovigno senza condizionamenti e scevro da sotterfugi politici ed altro, tra consiglieri ed assessori che vanno e vengono” – dichiara Mele – “in futuro auspico di vincere e fare il sindaco di Carovigno con una maggioranza solida e ampia: quella che ho oggi non è matura per governare. Dal mio punto di vista vengono prima gli interessi della città e del bene comune e poi le ambizioni personali”.
La Video Intervista
Mele non usa tanti giri di parole per confermare la sua amarezza nel non essere riuscito negli ultimi giorni a risolvere questa crisi amministrativa. Diversi gli aspetti politici che nelle ultime settimane sono stati oggetto di un duro confronto tra i partiti a supporto della coalizione del sindaco: dalla nomina del nuovo presidente del consorzio di Torre Guaceto, al possibile azzeramento della giunta con l’indicazione di nuovi assessori e forse anche di un vice-sindaco. Tutte posizioni e problemi che potrebbero restare così messi da parte ed aprire una fase di commissariamento che transiterà la città a nuove elezioni. Mimmo Mele, dovesse non recedere nelle sue decisioni, lascerà a distanza di quasi due anni dal successo ottenuto al ballottaggio contro l’allora candidato sindaco del centrodestra Tonia Gentile. Un risultato che pose fine al doppio mandato dell’attuale senatore di Forza Italia Vittorio Zizza.