San Vito dei Normanni, le segreterie cittadine di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia parlano dell’amministrazione Conte.
In questi anni di amministrazione Conte, come gruppi dell’opposizione, volendo far lavorare la nuova giunta, abbiamo svolto un lavoro di attenzione, di suggerimento e di sollecitazione, con l’atteggiamento costruttivo che ci ha sempre contraddistinto nell’interesse della Città, impegnati sempre a correggere le storture e per cercare di evitare i tanti errori e le omissioni che costellano l’operato di molti degli assessori di questa Giunta, totalmente inadeguati all’importante ruolo rivestito, ma nonostante questo supponenti ed arroganti.
La stessa responsabilità non abbiamo registrato nella maggioranza, che sin dal suo insediamento ha agito senza rispettare le regole del doveroso coinvolgimento, comprimendo i tavoli di confronto.
L’unica tiritera ripetuta ad ogni occasione, per tentare di nascondere le proprie incapacità, è sempre stata: colpa delle passate amministrazioni.
In questi tre anni ogni cosa non fatta (anche le più semplici), ogni programmazione non attivata, ogni mancata partecipazione ai tanti bandi di finanziamento perduti, ogni cosa è stata giustificata attribuendo le colpe al passato, soprattutto sostenendo di avere trovato una situazione di bilancio compromessa. Niente di più falso!
Nell’ultimo Consiglio Comunale e nella conferenza stampa organizzata per il consuntivo dei tre anni, per coprire quello che è sotto gli occhi di tutti: un assoluto immobilismo in ogni settore, il Sindaco e l’Assessore alle Finanze, hanno raccontato la barzelletta di avere risanato i bilanci comunali.
Sono affetti da “torcicollo” perenne, sempre girati verso il passato, incapaci di gestire il presente e programmare il futuro. Sono addirittura arrivati a sostenere che la colpa è di coloro che hanno amministrato dal 1994 al 2005 (forse hanno dimenticato che dal 2001 e 2005 ha amministrato la sinistra con un’ennesima esperienza disastrosa, finita con il commissariamento) per presunti residui attivi non incassati, poi sostenendo di avere ripianato debiti accumulati negli ultimi 20 anni per tre milioni di euro.
Come sempre gridano al lupo al lupo, ma ormai dopo tre anni di conclamata inadeguatezza, tutti i cittadini hanno capito il gioco e non possono che essere avviliti da questo atteggiamento del Sindaco e degli Assessori.
I sanvitesi non possono che essere mortificati nel leggere sui giornali che San Vito dei Normanni sarebbe “sommersa dai debiti” e che tutti gli amministratori del passato sono stati incapaci, se non conniventi (come lo sprovveduto Assessore ha detto in Consiglio Comunale, senza capire il peso delle parole).
La nostra Città, che ha sempre rappresentato in Provincia di Brindisi, potremmo dire nella Regione Puglia, un esempio da seguire di buon governo e di buona amministrazione (anche in campo finanziario con in prima fila il Rag. Longo, che pubblicamente bistrattano, salvo a chiamarlo in segreto per farsi aiutare), di capacità di programmare e pianificare, di intercettare finanziamenti, di costruire percorsi culturali e sociali, poi emulati da altre comunità, oggi viene offesa e mortificata dall’attuale Governo cittadino.
Certo se continueranno ad amministrare come hanno fatto in questi anni, la nostra Città sprofonderà tra gli ultimi comuni pugliesi: servizi allo sbando, concessioni edilizie rilasciate con mesi e mesi di ritardo, assenza totale di nuove opere pubbliche, gestione del servizio rifiuti in precontenzioso, manifestazioni culturali anche estive inesistente.
Naturalmente questo nulla assoluto, di cui tutti i cittadini si sono ormai accorti, non è colpa della loro inesperienza e incapacità amministrativa; costoro sostengono che è sempre colpa del passato.
L’ultima trovata, per gettare fumo, è stata una conferenza stampa durante la quale hanno parlato della vicenda – a nostro avviso dai contorni oscuri – dei residui attivi cancellati. Con una semplice determinazione, il Responsabile dell’UTC cancella – senza che ci sia stata una verifica puntuale – circa 500 mila euro dal bilancio sostenendo che sono crediti (soprattutto oneri di urbanizzazione e concessori) maturati tra il 1994 e il 2005 non più esigibili.
Questa determinazione (e tutti gli atti collegati, tra cui il rendiconto) è certamente illegittima, con gravi responsabilità contabili, nella parte sono stati inseriti anche gli oneri relative alla pratiche di condono, che non rientrano tra quelle inesigibili. Qualcuno dovrebbe spiegare al Responsabile UTC e all’Assessore Francavilla che gli oneri di condono edilizio, quando non è stato rilasciata la sanatoria, non si prescrivono.
Questo nuovo episodio della telenovela chiamata Amministrazione Conte, dimostra come l’Assessore alle Finanze, non solo non ha svolto il necessario ruolo di coordinamento e verifica, in un atto così delicato ed importante, ma ha trascinato l’intera Giunta, ma soprattutto gli ignari Consiglieri Comunali di maggioranza in questo pasticcio, facendogli votare nella più assoluta inconsapevolezza il rendiconto di bilancio, che a questo punto è sbagliato, con rischi patrimoniali personali. L’approssimativo Assessore alle Finanze dovrebbe prendere atto di questi suoi continui gravissimi errori e pensare ad un doveroso passo indietro.
Il massimo della presa in giro per i cittadini è stata la conferenza stampa nel corso della quale se la sono cantata e suonata da soli, auto riconoscendosi quanto sono bravi e capaci e quanto invece erano brutti e cattivi, quelli di prima a partire dal 1994.
La loro esaltazione è arrivata al punto da attribuirsi grandi meriti per il semplice fatto che gestiscono (pure male) banalissime questioni di ordinaria amministrazione.
L’assessore alle Finanze prende in giro prima se stesso e gli altri quando, nell’elencare le attività dell’Amministrazione si attribuisce il merito di avere ridotto l’ammontare dei mutui, come se non fosse una normale dinamica dovuta al normale ammortamento pluriennale, come i mutui di ognuno di noi (se il mio mutuo prima era 100, dopo aver pagato per tre anni le rate è diventato 50: è un merito?). Inoltre, sia consentito di dire che l’accensione di un mutuo, nel rispetto dei parametri fissati dalla legge, è un atto doveroso poiché consente realizzare opere nell’interesse collettivo. Se così non fosse, dovremmo dire che tutti i buoni padri di famiglia, che hanno attivato un mutuo per comprare casa per i propri figli, sono dei pessimi genitori. Vogliamo parlare dei così detti debiti fuori bilancio tanto sbandierati? Dobbiamo spiegare noi all’Amministrazione che non è una negativa diavoleria finanziaria, ma sono semplicemente somme di spesa non inserite nei bilanci perché non prevedibili. Il classico esempio è una sentenza di pagamento danni in favore di persona caduta in una buca, che ha iniziato una causa, anni e anni prima. E’ chiaro che tale somma al momento della causa non era prevedibile e diventa certa solo con la sentenza. Questa stessa Amministrazione agisce nel medesimo modo anche ora: dinanzi ad un giudizio incarica un avvocato per difendersi ma non accantona alcuna somma, così che tra qualche anno, se sarà condannato dovrà coprire la somma con un debito fuori bilancio.
L’Assessore Francavilla, poi, colto da una sorta di esaltazione populistica, così testualmente conclude una sua relazione: «stiamo mettendo in atto quelle buone pratiche amministrative e quei progetti che porteranno la nostra San Vito ad essere una città migliore rispetto al passato».
Lasciamo davvero ad ogni singolo cittadino di valutare questi tre anni di governo cittadino e se questa Amministrazione sia in grado di migliorare la nostra comunità, se, come raccontavano in campagna elettorale, il Sindaco della strada lo avvista qualcuno in giro; se la casa comunale è diventata di vetro trasparente, come dicevano; se riescono a dare qualche risposta positiva alle tante problematiche che vengono poste dai cittadini.
Il nostro è un giudizio assolutamente negativo: assistiamo ad assoluto immobilismo, all’assenza su ogni problema, all’approssimazione generale, all’incapacità di amministrare, alla totale mancanza di programmazione in tutti i settori, a partire dai lavori pubblici e per finire alle attività culturali e sociali. Tutto questo non solo non produce nulla, ma determina distruzione di tutto quanto negli anni le vari amministrazioni hanno costruito (alcuni esempi: da tre anni non riescono a inaugurare il tensostatico; non riescono a realizzare una fontanina nella Pineta; e tanto altro). Errori che purtroppo, non si consumeranno con la fine di questa desolante esperienza amministrativa, ma riverbereranno effetti negativi anche negli anni futuri.
La Città ha bisogno di altro!