La storia d’Italia attraverso il Corriere della Sera: giovedì la presentazione di “Eravamo in via Solferino” con il giornalista Vincenzo Sardelli
Quarant’anni di storia d’Italia, quarant’anni di Corriere della Sera e di informazione: appuntamento giovedì 4 gennaio, alle ore 19.00, nella Sala Conferenze della Biblioteca Comunale di San Vito dei Normanni con il giornalista e scrittore di origine sanvitese Vincenzo Sardelli che presenterà “Eravamo in via Solferino” (Minerva, 2017), suo secondo libro con Giuseppe Gallizzi, ex caporedattore del Corriere della Sera.
Occasione significativa per ripercorrere con maggiore consapevolezza la storia, la tradizione, i personaggi che hanno segnato e narrato l’Italia dal 1960 al 2001. “Si tratta di un racconto-verità che, dall’osservatorio privilegiato del più famoso quotidiano italiano, analizza uno spaccato di storia italiana, i rapporti tra stampa e potere, la società, i costumi, l’evoluzione di una nazione… Tra personaggi, aneddoti, curiosità viene ricostruita la storia di una redazione e di un’epoca. Modelli stilistici e deontologici del mestiere del cronista: da Gaetano Afeltra a Indro Montanelli, da Arturo Lanocita a Enzo Biagi, da Dino Buzzati a Giovanni Spadolini.” (Libero)
Oltre all’autore prof. Vincenzo Sardelli, all’incontro interverranno il prof. Lorenzo Caiolo e il dott. Dario Romano. Porterà il suo saluto il dott. Salvatore Musa, consigliere incaricato all’Animazione Culturale. Modererà la giornalista Silvia Di Dio.
L’evento è parte della rassegna “Natale a San Vito” organizzata dall’Amministrazione comunale.
Eravamo in via Solferino
“Il Corriere. La storia. La tradizione. La passione civile liberaldemocratica recata da uomini che hanno collaborato alla nascita, crescita e all’emancipazione del nostro Paese. Non c’è iniziativa politica, culturale, sociale, economica cui il giornale non abbia dato il suo contributo attraverso la sua linea e attraverso i suoi uomini: cronisti, scrittori, collaboratori di tutte le risme e di tutte le scuole. Dall’alto di una storia di quasi un secolo e mezzo, nessun altro giornale italiano più del Corriere ha rappresentato, per utilizzare una formula di Gobetti, l’autobiografia di una nazione”.