Manifestazione della Cisl sulla situazione in cui versa il nosocomio della Città Bianca
Riprendono le proteste per la situazione in cui versa l’ospedale Civile di Ostuni. I rappresentanti sindacali della Cisl, si sono ritrovati all’ingresso del nosocomio della Città Bianca per protestare contro la situazione in cui versa la struttura sanitaria di via Villafranca.
Alla protesta ha partecipato anche il sindaco Gianfranco Coppola che nuovamente è tornato a fare un appello al presidente della Regione Michele Emiliano ed al direttore della Asl di Brindisi Giuseppe Paqualone. “Il piano di riordino messo in atto dall’amministrazione regionale è un autentico colabrodo in tutta la regione ed in particolar modo nella provincia di Brindisi – attacca Coppola – l’ho detto tante volte, se vogliono chiudere l’Ospedale di Ostuni che c’è lo dicessero in faccia, questi giochetti di chiusura reparto dopo reparto fa piombare la città in uno sconforto totale. Tutto quello che sta accadendo, dal riscaldamento nelle scuole all’ospedale, calpesta solo i diritti base che ha un cittadino, ma non ci fermiamo continueremo a lottare in tutti i settori non solo quello sanitario”.
Dello stesso avviso anche Giuseppe Lacorte Responsabile Politiche della Salute Cisl Brindisi-Taranto che ha organizzato la manifestazione ed al nostro microfono ha tracciato un bilancio di tutte le problematiche ha oggi l’Ospedale di Ostuni, dopo la chiusura di Cardiologia e Pediatria, si rischia la chiusura anche di Chirurgia dove operano solo due medici. Criticità giungono anche rispetto ai lavori della nuova ala che non riesce a vedere la luce dopo diversi anni dall’inizio dei lavori. “Il direttore della ASL non ci fa sapere quali sono i progetti per la sanità in provincia di Brindisi, riteniamo che l’Ospedale di Ostuni debba avere un ruolo strategico e tutti ce ne siamo resi conto – sottolinea Lacorte – lo possono testimoniare tutte quelle persone che si sono affacciate nei nosocomi e nei pronto soccorso di Francavilla e Brindisi, ma lo possono testimoniare anche le persone che sono state costrette a ricoverarsi fuori dalla nostra provincia”.
Diverse le problematiche elencate dal Responsabile Politiche della Salute Cisl Brindisi-Taranto Lacorte, rispetto all’Ospedale della Città Bianca che ha proseguito nel suo intervento affermando: “Ad Ostuni l’emergenza delle ultime settimane riguarda Chirurgia dove oggi stazionano solo due chirurghi ad operare, oltre a questo in questa struttura oggi ci sono solo due medici nel laboratorio analisi, tre cardiologi, fra qualche giorno resteranno solo tre medici in radiologia. Mi preme sottolineare che nell’ospedale di Ostuni, qualche medico lavora anche diciassette ore al giorno, la situazione diventa sempre più insostenibile. Il nuovo Pronto Soccorso doveva essere aperto all’inizio dell’estate e ad oggi a novembre è ancora chiuso”.
Sui lavori alla nuova ala è intervenuto anche il Presidente della Provincia di BrindisiDomenico Tanzarella che ha evidenziato: “Rispetto alla realizzazione della nuova ala dell’Ospedale di Ostuni, ho potuto appurare che negli ultimi tempo come la tela di Penelope, viene costruito – demolito e poi ricostruito, perché ci sono degli errori strutturali, ricordo che nel consiglio comunale monotematico sulla sanità, il dottor Pasqualone ci aveva rassicurato che la nuova ala doveva essere pronta nel dicembre 2017, ma rispetto a questo continuiamo a prenderci in giro. Il nuovo Pronto Soccorso non si apre perché mancano le suppellettili, Pronto Soccorso che poi dovrà essere spostato nella nuova ala, io penso che non ci sia bisogno di commenti a queste vicende ridicole”.