Dopo i tre attentati intimidatori e un omicidio compiuti in quattro giorni a Foggia, Libera ha deciso di organizzare la manifestazione ‘Libera Foggia’ il 10 gennaio prossimo (alle ore 16) a Foggia “per rispondere alla violenza criminale”.
“Un invito alla partecipazione di tutti – è detto in una nota -: dalla cittadinanza, alle associazioni, alle forze sindacali, agli studenti, agli amministratori, al mondo della chiesa”. Sarà presente Luigi Ciotti, presidente di Libera.
“Davanti a questa violenza mafiosa, una cosa è certa bisogna schierarsi – è l’appello di Luigi Ciotti – per non lasciare sole le vittime di questa violenza, per non lasciare soli i rappresentati dello Stato, le forze dell’ordine, la magistratura impegnati quotidianamente in operazioni importanti ed efficaci.
Per non lasciare soli i cittadini. Bisogna schierarsi come cittadinanza responsabile e valorizzare il lavoro di resistenza delle tante realtà di quel territorio che provano a costruire percorsi di bellezza e di cambiamento”. “Bisogna schierarsi per chiamare il male per nome e non girarsi dall’altra parte, perché il male non è solo di chi lo commette ma anche di chi assiste senza fare nulla per contrastarlo. Tutti insieme a Foggia – conclude Luigi Ciotti – perché serve coraggio di avere più coraggio da parte di tutti”.
“Il 10 gennaio saremo a Foggia con tutti i sindaci della Puglia e i cittadini pugliesi che vorranno dare solidarietà e sostegno alla città di Foggia minacciata e intimidita dalla mafia. Tutti al fianco dei cittadini di Foggia, di don Luigi Ciotti, di Libera, di Avviso Pubblico senza bandiere di partito per far sentire a tutti i testimoni che stanno denunciando questi criminali, alle Forze dell’Ordine ed alla Magistratura la nostra vicinanza e il nostro sostegno”. Lo scrive Michele Emiliano sulla sua pagina Facebook annunciando la sua partecipazione il 10 gennaio alla manifestazione promossa dall’associazione Libera di Don Ciotti.
“Tutta la Puglia è Foggia – aggiunge – e così sarà per sempre. Solidarietà anche all’ex sindaco di Ostuni Domenico Tanzarella al quale per due volte hanno sparato all’auto per intimidirlo e assoggettarlo. Siamo vicini anche a lui che ha sempre fatto con determinazione il suo lavoro di amministratore.
La Puglia non torna indietro e non si farà fermare da questi criminali“.