San Michele Salentino: Chiarimenti su sospensione presidio slow food fico mandorlato

    Il 7 febbraio è pervenuta con posta ordinaria al Protocollo del Comune, la lettera a firma di Salvatore Ciociola, di Slow Food Italia

    Slow Food
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    Il 7 febbraio è pervenuta con posta ordinaria al Protocollo del Comune, la lettera a firma di Salvatore Ciociola, di Slow Food Italia, indirizzata ai Signori:

    – Pierangelo Argentieri, referente dei produttori del Fico Mandorlato di San Michele S.no;

    – Angelo Massaro, responsabile del Presidio Slow Food del Fico Mandorlato di San Michele S.no;

    – ai produttori: Domenico Nigro e Elio Barletta;

    – e per conoscenza a Marcello Longo, responsabile progetto presidi Slow Food Puglia e Antonello Del Vecchio, presidente Slow Food Puglia.

    L’oggetto della missiva è la sospensione del Presidio Slow Food fico mandorlato di San Michele Salentino a cui il Presidente Ciociola è pervenuto a seguito di alcune situazioni elencate nella lettera e che qui riporto:

    – mancanza di un gruppo di un gruppo di produttori definiti e collaborativi tra loro;

    – utilizzo improprio del logo di proprietà di Slow Food che viene messo in vendita sotto forma di bollini da parte del Comune di “bollini con logo Presidio”;

    – mancato versamento delle quote di affiliazione per l’anno 2017 e 2016

    – mancata comunicazione delle quantità prodotte e provenienza delle materie prime;

    – utilizzo del logo di Slow Food da parte di produttori non aderenti al Presidio.

    Lette queste motivazioni, il giorno dopo l’arrivo di questa lettera, ho inviato al presidente Ciociola e per conoscenza ai referenti della lettera, una richiesta di incontro per approfondire gli aspetti, fermo restando la volontà di questa Amministrazione di rilanciare il Brand “Fico ‘Mandorlato” e riallacciare i rapporti con Slow Food.

    Tengo a specificare che le quote non versate si riferiscono a gennaio 2016 e gennaio 2017 nella misura di € 700,00, pertanto nessuna responsabilità può essere data in capo a questa Amministrazione, così come la produzione di finti bollini messi in vendita dal Comune gestito, in quegli anni, da altra amministratori, su cui verranno fatte ulteriori verifiche per accertare l’esistenza o meno di un danno erariale e d’immagine per il Comune.

    Alla mia richiesta il presidente Ciociola ha risposto nelle ore successive chiedendo, in prima istanza, il pagamento delle quote mancanti e rendendosi disponibile a riaprire il dialogo con la nuova Amministrazione che, nelle prossime ore, convocherà i produttori esistenti.

    Nell’attesa di raccogliere tutta la documentazione necessaria per capire chi ha creato questo spiacevole inconveniente per la nostra Comunità, chiedo al Consigliere Comunale Alessandro Torroni, di utilizzare i canali istituzionali per presentare le interrogazioni, dato che non mi risulta che un social network sia adatto a fare ciò.

    C’è piena volontà da parte di questa Amministrazione a rilanciare il nostro prodotto principe che fa grande San Michele Salentino in tutto il mondo, considerato che l’assessore alle Attività Produttive, Annaisabella Ciciriello, già da alcuni mesi ha ripreso i contatti con alcuni Comuni gemellati, interrotti da chi ci ha preceduti.

    Il Sindaco Giovanni Allegrini