L’atteggiamento assunto dall’opposizione nel corso del Consiglio Comunale del 31.10.2023, ovvero quello di abbandonare l’aula, è stato un atto gravissimo di cui informerò S.E. il Prefetto. Quello dell’opposizione è stato un atto di ostruzionismo che non ha fondamenta in base ad una serie di disposizioni non solo del Tuel ma anche e soprattutto di circolari del Ministero e sentenze del Consiglio di Stato che da tempo hanno chiarito il modus operandi in merito alla surroga di un consigliere comunale.

La surroga infatti non può essere considerata un atto saltuario ma un atto necessario e dovuto in quanto il consigliere surrogante ha il diritto di sedere nel Consiglio Comunale. Il Consiglio di Stato nel 2021 ha precisato che la surroga di un consigliere comunale dimissionario costituisce un atto dovuto e non può essere impedita o venire a mancare per effetto di manovre dilatorie ed ostruzionistiche in seno al Consiglio Comunale che paralizzerebbero il regolare svolgimento della vita democratica dell’ente ed il funzionamento dei suoi organi elettivi. La sentenza del Consiglio di Stato quindi chiarisce quello che è avvenuto nel corso del Consiglio Comunale del 31.10.2023, un atto grave, goffo e irresponsabile da parte dei consiglieri di minoranza che hanno tentato di non far sedere nell’assise comunale un consigliere legittimamente eletto.

Alle sentenze già espresse si può aggiungere una ulteriore considerazione. Nel caso di surroga di un consigliere comunale di minoranza, la maggioranza non può per nessun motivo votare in maniera contraria a quella delibera e impedire al consigliere comunale di opposizione l’accesso al Consiglio Comunale, o ancora, impedire di garantire i numeri per surrogare il consigliere comunale di opposizione. In tal caso sarebbe una gravissima violazione dei diritti degli stessi consiglieri. Sarebbe bastata questa semplice riflessione affinché non si arrivasse a quel gesto da parte dell’opposizione, comportamento che non ha fondamenta perché assolutamente contrario a quelli che sono i termini di legge. Un goffo tentativo di evitare l’insediamento della maggioranza.

Sono meschine invece, le farneticazioni rispetto agli argomenti sulle motivazioni del perché si è andati in seconda convocazione del Consiglio comunale perché vanno ad insinuarsi nelle vite private dei consiglieri comunali che per problematiche di salute di lavoro o di famiglia possono assentarsi. Su questo la minoranza può dormire sonni tranquilli. La maggioranza era pronta a scendere in Consiglio comunale già il giorno prima ma purtroppo, anche grazie all’ostruzionismo della minoranza, non ci sono state le condizioni per raggiungere il numero legale in prima convocazione poiché una problematica di salute della moglie di un consigliere comunale ha determinato la sua improvvisa assenza. Per la maggioranza questo tipo di situazioni sono più importanti di qualsiasi altra cosa.

Noi andiamo avanti per la nostra strada, compatti ed uniti. Certamente il mio ruolo non è quello di tuttologo ma al momento della firma di qualsiasi atto, nel caso di dubbi, cerco sempre di informarmi e di confrontarmi con il Segretario Generale o con altre figure in base alle situazioni che vengono a verificarsi. Bene farebbero ad usare lo stesso atteggiamento prima di assumere certi deprecabili comportamenti.

Il sindaco e la maggioranza.