Nel caso della giovane di 21 anni proveniente dalla Francia, la cui morte è avvenuta a Lecce, uno studente originario di un comune nel Brindisino è stato inserito nell’elenco degli indagati dalla Procura salentina. Le accuse che gravano su di lui comprendono l’istigazione al suicidio e la violenza sessuale. Questa mossa è considerata necessaria dalla Procura salentina, che sta guidando l’inchiesta in collaborazione con la squadra mobile locale. Il ragazzo coinvolto ha 19 anni ed è assistito dall’avvocato Aldo Gianfreda.

La tragica scoperta della morte della ragazza risale al 22 ottobre scorso. La giovane, che stava partecipando a un progetto Erasmus a Lecce, si è tolta la vita in un appartamento situato in via Pappacoda, nel quartiere San Pio di Lecce. Tuttavia, sorgono domande e dubbi riguardo a quanto sia accaduto nei giorni precedenti. Sulla base delle accuse menzionate, sostenute da poche prove, emerge l’ipotesi che la ragazza potesse essere stata vittima di un’aggressione sessuale poco prima del suo gesto estremo.

Nel frattempo, i genitori della giovane francese sono arrivati a Lecce ieri, giovedì 25 ottobre, per cercare di comprendere ciò che è successo.

Per gettare luce sulla dinamica degli eventi, occorre tornare al pomeriggio di domenica 22 ottobre. La giovane di 21 anni si trovava a Lecce come parte del suo progetto Erasmus. Quel giorno, i suoi amici non riuscirono a mettersi in contatto con lei, il che destò preoccupazione. Verso le 20, alcuni amici si recarono alla sua stanza, ma non ottennero risposta. Di conseguenza, chiamarono i servizi di emergenza, e i suoi amici ruppero la porta della sua stanza. La scena che si presentò fu orribile: la giovane aveva compiuto il gesto estremo utilizzando un laccio legato all’anta dell’armadio. Sorgono molte domande e interrogativi, e spetta agli investigatori cercare di risolverli.

Inoltre, nella stanza della ragazza è stata trovata un’agenda con una pagina manoscritta in cui sembrava congedarsi dalla sua famiglia prima del suo tragico atto, menzionando qualcosa di grave accaduto nei giorni precedenti. Inoltre, è emerso che la ragazza si era recata al pronto soccorso il 19 ottobre, riferendo di un’aggressione sessuale subita. Tuttavia, in quel momento, non aveva avuto il coraggio o la forza di sottoporsi a esami medici approfonditi o di presentare una denuncia formale.

Questi dettagli suggeriscono che qualcosa di terribile potrebbe essere accaduto alla giovane. I suoi amici hanno notato un cambiamento nel suo comportamento nei giorni precedenti, il che rende la situazione ancora più misteriosa e tragica.

La decisione di includere il ragazzo di 19 anni nell’elenco degli indagati è stata presa come atto dovuto. Attualmente, le ipotesi investigativenell’ambito dell’inchiesta riguardano l’istigazione al suicidio e la violenza sessuale. Questa mossa consente al ragazzo di partecipare agli accertamenti tecnici irripetibili, ma gli investigatori stanno mantenendo il massimo riserbo su questa delicata vicenda. Il procuratore Rosaria Petrolo è a capo dell’indagine, con il procuratore Leonardo Leone de Castris che segue da vicino il caso, che presenta ancora molte domande senza risposta.

Oggi, intorno alle 13, è stata completata l’autopsia sul corpo della giovane, eseguita dal medico legale Alberto Tortorella. Nel frattempo, l’Università del Salento ha organizzato una messa di commiato per la studentessa, iniziativa promossa da un gruppo di studenti e studentesse. La funzione religiosa si terrà oggi alle 19 presso il Duomo di Lecce. In un comunicato, l’Università del Salento ha chiesto rispetto per la famiglia e l’ateneo durante la cerimonia, vietando l’uso di telecamere o dispositivi per la registrazione di foto e video in chiesa.