Il Caffè Centrale riapre per la fase 2; dal 4 maggio asporto e possibilità di prenotare e ritirare i famosi “biscotti cegliesi”

Di Mariagrazia Bruno

Sono stati giorni difficili in questo lockdown: chiusura forzata e produzione bloccata. Qualche settimana fà il Caffè Centrale ha effettuato una riapertura particolare, fatta però a porte chiuse, per la produzione di biscotti cegliesi da destinare agli operatori sanitari delle strutture del circondario ( trovi la notizia qui: https://www.ceglienotizie.net/news/2020/03/29/biscotti-cegliesi-per-gli-operatori-sanitari-un-gesto-nobile-che-riscalda-i-cuori/ ). Tranne questo piccolo episodio, purtroppo la porta del Caffè, in pieno Corso Garibaldi, è rimasta chiusa.

Questi mesi a casa- racconta Maria Cristina Fugazzaro, titolare del Caffè- sono stati davvero duri. Il nostro Caffè è stato avviato tanti anni fa dai nostri genitori, e oggi noi portiamo avanti con orgoglio e passione il loro lavoro, che ormai è anche la nostra vita. Durante questi due mesi però ci è sembrato che tutti i sogni, i sacrifici e il sudore spesi nella nostra attività non siano stati giustamente ricompensati.E’ stato duro vedere come, con il passare dei giorni e l’aumentare del numero dei contagi, aumentava anche l’incertezza sulla possibile data di sblocco e quindi dell’apertura

Nella conferenza stampa di Conte del 27 aprile è stata annunciato l’inizio della Fase 2 e quindi la possibilità di riapertura per alcune esercizi commerciali. Tra poco meno di una settimana quindi il Caffè Centrale riaprirà i battenti seguendo le norme anti-contagio. “Finalmente- ci dice- dal 4 maggio possiamo riprendere la nostra attività. Ovviamente lo faremo seguendo minuziosamente le norme che ci saranno date, sia per limitare la possibilità di contagio sia per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro e le norme HACCP. In questi giorni andremo a sistemare il nostro laboratorio, a pulire il Caffè Centrale e a ordinare i prodotti di cui avremo bisogno per la ripartenza“.

La felicità nelle parole di Maria Cristina è quasi palpabile, tanto quanto ancora è palese la paura del futuro. “Non nascondo che in questi mesi i nostri clienti non hanno mai smesso di contattarci nonostante sapessero della chiusura. Lo hanno fatto costantemente per rimanere informati sulle novità che ci potevano essere e per noi, che viviamo grazie a loro, questa è stata la più grande gratificazione. A noi mancano i nostri clienti e manca tanto poter lavorare, anche se, lo dico con un nodo alla gola, lo spauracchio di dover buttare in aria 50 anni di sacrifici e lavoro c’è sempre soprattutto perchè questi giorni della Fase 2 saranno un po’ una prova che ci permetterà di tirare le somme sul nostro futuro“.

Riapriremo – conclude- con orari diversi rispetto a quelli che facevamo prima, per permettere la consegna dei nostri prodotti a domicilio -spiega Maria Cristina; sarà però possibile, previa prenotazione, venire a ritirare il tutto nel nostro Caffè; vogliamo rassicurare anche i nostri clienti che non abitano a Ceglie: ‘vi raggiungeremo grazie ad un servizio di spedizione’. Noi ci saremo con i nostri biscotti e anche con le nostre zeppole che sarà possibile trovare la domenica. Vogliamo riprendere da dove ci siamo lasciati e lo faremo con lo stesso sorriso, anche dietro ad una mascherina“.