Questa interrogazione per Radici d’Impegno non ha un valore esclusivamente simbolico ma concreto, da cittadini chiediamo al Sindaco e all’Amministrazione comunale chiarimenti circa la Legge 14 gennaio 2013, n. 10 sulle norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani.
“La nostra principale fonte di ricchezza è il territorio”. Partendo da questo presupposto la piantumazione di un albero per ogni nuovo nato o adottato, acquisisce un significato diverso dal solo significato simbolico.
Il nostro paese è circondato da una delle più vaste aree rurali della provincia, ricchissima da sempre di diverse varietà di piante, ai tempi di Ceglie del Galdo boschi di querce e macchia mediterranea occupavano gran parte del territorio ma furono presto sostituiti poi dai più economicamente spendibili ulivo, mandorlo e fico.
Gli alberi migliorano la qualità dell’aria, proteggono il suolo, difendono il pianeta dai cambiamenti climatici, sviluppano quella biodiversità animale e vegetale che, complice la maestria dei nostri ristoratori, ci ha reso un’importante meta gastronomica. Il turista che arriva fin quaggiù abita i trulli, ma è la natura che circonda le “casedde” che lo convince a ritornare.
Questa interrogazione per Radici d’Impegno non ha un valore esclusivamente simbolico ma concreto, da cittadini chiediamo al Sindaco e all’Amministrazione comunale chiarimenti circa la Legge 14 gennaio 2013, n. 10 sulle norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani.
Chiediamo di non dimenticare che la nostra terra è tra Taranto e Brindisi, e che in un pianeta come la Terra che diventa sempre più sporco e con l’aria piena di fumo e veleni, gli alberi devono essere conservati e difesi a tutti i costi: sono la nostra riserva di salute.
Radici d’Impegno
Isabella Vitale Consigliere Comunale