Le dimissioni, da quanto appreso, saranno effettive a partire da domani. Nella giornata di ieri l’ex amministratore della Sanitaservice ha firmato una delibera tramite la quale conferisce al direttore amministrativo dell’azienda sanitaria, Andrea Chiari, la delega per l’assunzione delle funzioni di direttore generale.

Da quanto trapela, le dimissioni sarebbero state rassegnate per motivi personali. Si tratta di un forte scossone per la sanità brindisina, che stava già attraversando una fase abbastanza travagliata. Basti ricordare che lo scorso 28 gennaio il sottosegretario alla Salute, Mario Gemmato, aveva preannunciato l’invio di una commissione ministeriale presso l’ospedale Perrino, per far luce su una serie di criticità che da anni caratterizzano il nosocomio. Più volte i sindacati e le associazioni di categoria hanno lanciato dei moniti sulla carenza di medici che affligge vari reparti. In sofferenza, in particolare, il Pronto soccorso, rispetto al quale la stessa Asl Brindisi aveva di recente chiesto il riconoscimento dello stato di emergenza

Originario della provincia di Lecce, Roseto aveva assunto le redini dell’Asl Brindisi nel gennaio 2022. Dopo più di un anno, dunque, esce di scena.

La dichiarazione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Luigi Caroli

“Dalla Sanità pugliese si fugge. Plastica dimostrazione sono le dimissioni del direttore generale dell’Asl di Brindisi, Flavio Roseto, che lascia il proprio incarico dopo meno di un anno dal suo insediamento. Emiliano e Palese prendano atto delle politiche fallimentari della Regione Puglia in materia sanitaria e ne traggano le opportune conseguenze”. Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli, che spiega: “La sanità brindisina versa in condizioni disperate, per usare il gergo medico. Ultimo in ordine di tempo è il caso del Pronto Soccorso dell’Ospedale “Perrino” dove vige un vero e proprio stato abbandono e caos, acuito dalla grave carenza di medici con cui coprire i turni dell’emergenza-urgenza.

A questo si aggiungono le chiusure e i ridimensionamenti di alcuni reparti e la questione relativa alla gestione del personale precario. Un disastro che, purtroppo, è solo un anello di una lunga catena che unisce l’intera Puglia, da Nord a Sud nella totale incapacità, da parte del governo regionale, di porre rimedio, fornire risposte, risolvere problemi. Ma, evidentemente, a Emiliano interessano di più le beghe politiche interne alla coalizione che lo sostiene anziché le emergenze che attanagliano la Sanità pugliese, a scapito del diritto alla salute e del diritto di curarsi che ogni cittadino dovrebbe avere”, conclude Caroli.

Dichiarazione del Commissario e consigliere regionale di Azione Fabiano Amati.

“Alla Asl Brindisi non basta l’onestà per far girare le cose. Quella c’era certamente in Roseto, ottima persona e professionista, ma il sistema del potere stratificatosi negli anni, in molti casi paradossalmente estraneo ai malati e alla malattia, è congegnato in modo da schiacciare ogni buona intenzione, se non si ha un piglio da dittatore della legalità e del buon governo. Serve subito una persona esterna alla dirigenza ordinaria della Asl e possibilmente non brindisina, impermeabile alle continue esigenze di organizzazione aziendale, spesso usata per sistemare la gerarchia del potere reclamato senza alcun merito.

Una personalità aperta al confronto con tutti, ma un confronto breve e concludente, insensibile al ricatto della mobilitazione o del sabotaggio in caso di mancato appagamento di interessi o aspirazioni di singoli o gruppi.  Un manager con un buco di memoria su chi l’ha nominato e sul suo cerchio magico, inflessibile nei procedimenti di disciplina relativi al mancato rispetto dei budget di spesa assegnati e dei cronoprogrammi di realizzazione dei programmi di miglioramento e innovazione.

Un cittadino disponibile a rispettare i politici interessati a migliorare le prestazioni, contribuendo a reperire risorse e facilitare le procedure amministrative per la realizzazione delle opere e degli investimenti, e a cacciarli in caso di tentate interferenze su concorsi, gare, procedure di reclutamento e atti di organizzazione.

Un essere umano con l’ossessione per le liste d’attesa, con il foglio Excel dei numeri del dolore sempre aperto, capace di severità, in caso di mancato allineamento dei tempi tra attività istituzionale e a pagamento, e di rigore nell’indirizzare i fondi aggiuntivi al numero di prestazioni eseguite e non alle ore lavorate.  Chi c’è in questo identikit? Ovvio. Una persona in grado di fare piazza pulita dei maggiori vizi generalmente presenti nella Asl di Brindisi e in tutte le Asl pugliesi.”